11-15 dicembre 2023 I.C. Capozzi-Galilei Valenzano
Per celebrare il centenario della nascita di Italo Calvino, in tutta Italia si sono svolti eventi legati alla figura e alle opere del grande scrittore; il nostro Istituto ha partecipato all’iniziativa promossa e lanciata dalla Rete Regionale delle Biblioteche Scolastiche della Puglia, che ha avuto come titolo “Calvino: fili d’inchiostro”. Dal 13 al 20 dicembre si sono svolte letture ad alta voce, drammatizzazioni e rielaborazioni. Il titolo scelto per l’iniziativa nella nostra Scuola è stato “Fantasticando con Calvino”; gli insegnanti, dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e secondaria, hanno invitato gli alunni a leggere, conoscere ed apprezzare alcuni dei grandi classici scritti da Calvino; alcuni lavori sono stati realizzati in collaborazione con i diversi ordini di Scuola all’interno dell’Istituto.
Le attività legate al progetto Fantasticando con Calvino e alla biblioteca in generale possono essere seguite attraverso un Padlet dedicato, aggiornato periodicamente:
Autori: CLASSE 3ASU, Flavia Ceci e Federica Raguseo
Docente curatore: prof.ssa Rosaria Amendolara
Descrizione:Il mondo non è concreto o astratto, ma un’immagine poco certa della realtà perché le città sono invisibili in quanto frutto dell’immaginazione dello scrittore, ma non per questo meno reali.
Titolo dell’opera: Lo schiudersi dell’anima
Autori: CLASSE 3ASU, Flavia Ceci
Docente curatore: prof.ssa Rosaria Amendolara
Descrizione:Figlio di genitori esponenti di un pensiero scientifico botanico, sin dalla tenera età Calvino sente in maniera molto viva il rapporto con la natura – soprattutto con i fiori e gli alberi – che tratta sia usando la curiosità sognante propria dei fanciulli sia studiandola sul piano scientifico. In molte delle sue opere lo sguardo è pronto a cogliere dettagli del mondo vegetale, sempre più sacrificato nella società del boom economico e in grado di svelare all’uomo “le miserie dell’esistenza”.
Titolo dell’opera: Lo schiudersi dell’anima
Autori: CLASSE 3ASU, Flavia Ceci
Docente curatore: prof.ssa Rosaria Amendolara
Descrizione:Figlio di genitori esponenti di un pensiero scientifico botanico, sin dalla tenera età Calvino sente in maniera molto viva il rapporto con la natura – soprattutto con i fiori e gli alberi – che tratta sia usando la curiosità sognante propria dei fanciulli sia studiandola sul piano scientifico. In molte delle sue opere lo sguardo è pronto a cogliere dettagli del mondo vegetale, sempre più sacrificato nella società del boom economico e in grado di svelare all’uomo “le miserie dell’esistenza”.
Titolo dell’opera: Elaborato multimediale sull’opera “Il Cavaliere Inesistente” di Italo Calvino
Descrizione:Il lavoro multimediale è un breve audio-libro riguardante l’opera “Il Cavaliere Inesistente” di Italo Calvino. Lo stile medievaleggiante del sottofondo musicale è stato scelto per enfatizzare i contenuti della narrazione e la tipologia dei personaggi. Per assemblare il breve audio-libro sono state selezionate le parti più significative di ogni capitolo dell’opera. La lettura ad alta voce dei passi citati è corredata da alcune bellissime immagini ricavate da un’edizione illustrata del libro di Italo Calvino, “Il cavaliere inesistente”, Mondadori, collana Contemporanea ottobre 2005. Le tavole sono di Federico Maggioni, uno dei più grandi nomi dell’illustrazione italiana.
Titolo dell’opera: La rosa che non s’è persa
Autori: CLASSE 2CSA, Gianfranco Appice, Serena Caforio, Alysia Costantino
Docente curatore: prof.ssa Marilena Squicciarini
Descrizione:Queste tavole di fumetto illustrano un passo del romanzo “Il barone rampante”, in particolare il bacio tra Ursula e Cosimo. Dopo l’attenta lettura del testo calviniano, è stata individuata questa scena per il potete altamente evocativo e perché rappresenta l’esperienza simbolica dell’adolescenza e del primo amore.
Titolo dell’opera: I rami del passato
Autori: CLASSE 3ASU, Giada Dell’Aquila
Docente curatore: prof.ssa Rosaria Amendolara
Descrizione:L’albero è sempre stato centrale nel mondo letterario, fiabesco e non, di Calvino. Salendo sui rami degli alberi del giardino della sua villetta, Cosimo Rondò può osservare il mondo da un’altra prospettiva e vivere le sue esperienze.
Titolo dell’opera: Letture rampanti
Autori: CLASSE 5BSU, Balice Mariagrazia, Cassano Gaia, De Santis Eliana e Marzano Cristina. Docente curatore: prof.re Michele Scaglione. Descrizione:L’intento di questo lavoro è stato rendere vive le favole più significative di Calvino, leggendole durante le ore scolastiche mentre le studentesse erano immerse nella natura. Il risultato è stato quello di sviluppare anche un’interpretazione personale.
Titolo dell’opera: “Le Cosmicomiche” di I. Calvino. Dalla verità alla falsità il passo è breve
Descrizione:Dopo la lettura di alcuni racconti tratti da “Le cosmicomiche” e del romanzo “Il cavaliere inesistente”, gli studenti hanno colto l’attualità del messaggio di I. Calvino, soprattutto nel racconto “Gli anni-luce” e hanno riflettuto su quanto oggi proprio gli adolescenti siano vittima di giudizi basati spesso su notizie o dati infondati, che si propagano molto velocemente e a distanze incontrollabili, o su come si sentano invisibili e inesistenti nella loro vera essenza. Attraverso un compito di realtà finalizzato a mettere in scena il racconto “Gli anni-luce”, gli studenti si sono confrontati su queste tematiche a loro molto vicine e hanno poi realizzato un power-point che ne riassume i punti più significativi.
Titolo dell’opera: Un LunaQuark di Particelle. Con E. Amaldi e I. Calvino nel mondo di Minecraft
Descrizione:Il lavoro nasce da un’attività condivisa con la docente di Lettere della classe (prof.ssa A. Buglione) con cui gli studenti hanno letto alcuni racconti tratti da “Le cosmicomiche” di I. Calvino, e da un’attività di ricerca da loro svolta nell’ambito della manifestazione “Sulle orme di E. Amaldi”, il fisico a cui è intitolata la scuola. Gli studenti hanno realizzato un viaggio virtuale alla scoperta di ciò che si nasconde all’interno di un atomo partendo da alcuni interrogativi: quando è nato l’Universo così come lo conosciamo? Come si è formata la Galassia che abitiamo? Come mai le Stelle brillano? Come si sono formati gli atomi?
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Titolo dell’opera: “Sofronia” di Vincenzo Del Vecchio
Descrizione:La città di Sofronia si compone di due mezze città. In una c’è il grande ottovolante con la raggiera di catene, la ruota delle gabbie girevoli, la cupola del circo. L’altra mezza città è di pietra, marmo e cemento, con la banca, gli opifici, i palazzi, il mattatoio e la scuola. Una delle mezze città è fissa, l’altra è provvisoria e quando il tempo della sua sosta è finito la smontano e la portano via.
«Una città infelice può contenere, magari solo per un istante, una città felice; le città future
sono già contenute nelle presenti come insetti nella crisalide» (Intervista a l’Espresso, 1972).
Titolo dell’opera: “Confidenze di un capostazione, la gouache” di Dominique Appia
Descrizione:L’opera rappresenta al meglio la situazione iniziale del libro “Se una notte d’inverno un viaggiatore” ovvero una stazione. Nel quadro tuttavia non è rappresentata una stazione reale ma quasi “metafisica” in quanto racchiusa in una bottiglia, perché il senso è non fare dimenticare al lettore che si tratta di un’opera di finzione.
L’opera di Dominique Appia illustra la sovracoperta di “Se una notte d’inverno un viaggiatore” e mette immediatamente a tema la dimensione metaletteraria che contraddistingue il nuovo libro di Calvino, tornato con il nuovo romanzo a rivolgersi ad un pubblico esteso, dopo una serie di opere di carattere sentimentale. “Se una notte d’inverno” è fra le altre cose una convinta affermazione delle potenzialità positive insite nel rapporto autore-lettore.
Descrizione:questa opera rappresenta la città di Despina che si presenta differente a chi viene da terra e a chi dal mare. Ciascuno vede e interpreta l’opera come preferisce, e ciascuno di noi può scegliere tra i due deserti: uno fatto di acqua e uno fatto di sabbia, che si pongono uno di fronte all’altro.
«Questa città è fatta per accogliere il pensiero, per contenerlo e trattenerlo senza che si
senta costretto. Qui il pensiero trova il suo spazio, e il suo tempo, un tempo sospeso, come
d’attesa» (“Viaggio nelle città di de Chirico”, 1903).
Titolo dell’opera: “Un altro mondo” di Maurits Cornelis Escher
Descrizione:Il nome dell’artista olandese Maurits Cornelis Escher è indissolubilmente legato alle sue estrose invenzioni di mondi impossibili, in cui prende forma, in una atmosfera straniante e surreale, un’intuizione relativistica dell’universo. Sintomatico è che da Escher sia tratta anche l’illustrazione di copertina di Primo Levi, “Storie Naturali”, 1966, che ha in comune con le “Cosmicomiche” il proposito di scuotere con le abitudini di lettura del pubblico italiano, giocando su una spregiudicata interlocuzione tra Letteratura e Scienza.
Ci troviamo in un Universo senza alcun punto di riferimento, più precisamente in un edificio a forma di parallelepipedo dove le aperture nelle cinque pareti permettono la vista su tre scene differenti a ciascuna delle quali appartiene un diverso schema prospettico.
Titolo dell’opera: Mano con sfera riflettente (autoritratto allo specchio) Maurits Cornelius Escher
Autori: CLASSE 3ASA e 4BSA, Alessandro Brindisi, Andrea Milella e Noemi Vizziello
Descrizione: Escher descrive la sua opera con parole che ricordano il mito induista della rete di Indra: «Sulla mano del disegnatore c’è una sfera riflettente. In questo specchio egli vede un’immagine molto più completa dell’ambiente circostante, di quella che avrebbe attraverso una visione diretta. Lo spazio totale che lo circonda, le quattro pareti, il pavimento e il soffitto della sua camera, viene infatti rappresentato, anche se distorto e compresso, in questo piccolo disco. La sua testa, o più precisamente, il punto fra i suoi occhi, si trova nel centro. In qualsiasi posizione si giri, egli rimane il punto centrale. L’ego è invariabilmente il centro del suo mondo».
Titolo dell’opera: Mondi invisibili
Autori: CLASSE 3ASU, Federica Raguseo
Docente curatore: prof.ssa Rosaria Amendolara
Descrizione: Per vedere la vera natura delle cose, è necessario eliminare le immagini precostituite e le idee ricevute e scavare per cercare il significato della realtà che non è sempre quella che riconosciamo al primo sguardo.
Titolo dell’opera: Evasione dalla realtà
Autori: CLASSE 3ASU, Federica Maggio
Docente curatore: prof.ssa Rosaria Amendolara
Descrizione: Il mondo invisibile è ciò che finalmente vedrai quando “evaderai” dalla realtà… in che modo? Con la musica, lo sport, i sogni, le passioni tenacemente e fermamente coltivate.
Titolo dell’opera: Ciò che inferno non è per la 4CSA
Autori: CLASSE 4CSA, Annarita DeLuca, Nicolas Sciacqua
Docenti curatori: prof.ssa Marilena Squicciarini
Descrizione:L’idea di questo lavoro è nata da un brainstorming scaturito dalla lettura dell’ultima pagina delle “Città invisibili”. La 4CSA ha messo insieme le proprie idee, che poi sono state concretizzate attraverso la stampa in 3D.
Descrizione:Nello scenario infernale della guerra, “ciò che inferno non è” viene rappresentato dall’amore di un soldato per la propria madre. Si immagina che il soldato sia tornato salvo da una spedizione militare. Il concetto calviniano delle “Città invisibili” viene così calato in una realtà di guerra purtroppo a noi molto vicina.
Descrizione:L’opera descrive l’orrore di Auschwitz pieno di angoscia e solitudine, dove l’essere umano prima di essere ucciso viene privato di tutto quello che possiede. Di certo Calvino pensava a realtà così terribili quando tratteggiava l’inferno.
Descrizione: Un peluche, un orfano e un neonato: ció che inferno non è nella perversità umana. I soggetti rappresentati sono tratti da immagini reali e attuali come la guerra in Palestina, la violenza sulle donne e il fenomeno dei bambini soldato. Calvino si fa occasione per ripensare il nostro tempo.
Descrizione:Uno dei tanti scenari infernali a cui assistiamo al giorno d’oggi è rappresentato dall’ambiente che circonda tutti noi: un pianeta la cui natura meravigliosa viene incessantemente devastata da ogni suo abitante. Tuttavia la speranza dell’autrice, rappresentata con un fiore che germoglia da un terreno riarso, è costituita dalla fiducia nelle nuove generazioni, affinché si impegnino per tutelare la Madre Terra, rendendo quel suolo arido uno straordinario campo fiorito. “Le città invisibili” di Calvino si fanno occasione per ripensare al nostro tempo.
Descrizione:Quest’opera rappresenta l’inferno che si manifesta attraverso gli orrori della guerra, causati dall’uomo. Ciò che non è inferno, di calviniana memoria, è rappresentato da un fiore che sboccia tra le macerie, simbolo di speranza e rinascita.
Descrizione:Angeli intrappolati nell’inferno della guerra: bambini, vittime innocenti di un conflitto che li priva di vivere un’infanzia degna di essere definita tale. Che il mondo possa unirsi per proteggere e preservare il diritto di ogni bambino a crescere nel paradiso dell’amore e della sicurezza.
Calvino come occasione per rileggere il nostro tempo.
Descrizione:L’opera descrive la lotta contro il tempo ai giorni nostri, rappresentato dai numerosi orologi presenti sulle pareti degli edifici, in contrapposizione con il tempo libero dedicato alla lettura e raffigurato con le finestrelle a forma di libri.
A partire dalle “Città invisibili” di Calvino, proviamo a rileggere il nostro tempo.
Descrizione:L’opera ha l’intenzione di descrivere l’amore come fulcro della vita, fonte di speranza e possibilità di salvezza. Nella personale concezione dell’autrice, l’inferno è composto da morte e distruzione e gli artefici di tutto il dolore sono semplici persone capaci di ridursi a null’altro che a una macchina d’odio. Allo stesso tempo però sono le stesse persone che permettono di vedere, in questo inferno composto da soprusi e prevaricazione, la luce.
Con la presente interpretazione del quadro “Il bacio” di Hayez si vuole rappresentare l’amore umano capace di ridar vita a tutto ciò che al mondo c’è di bello. Il bacio è solo la trasposizione grafica dell’amore in ognuna delle sue forme.
L’intenzione dell’opera in conclusione è gridare a gran voce che l’amore è ciò che nell’inferno inferno non è.
Descrizione:Da quest’opera emergono le sfumature complesse di una famiglia in crisi. Sullo sfondo le ombre scure dei genitori si intrecciano in un intenso litigio, mentre la luce svela la situazione nascosta. Tuttavia al centro della scena si erge un ragazzo intento a suonare una chitarra. La musica diventa il suo rifugio, il suo piccolo paradiso in quell’incessante condizione infernale di calviniana memoria.
Descrizione:La rappresentazione grafica riprende il tema della guerra tra l’Ucraina e la Russia vista dagli occhi di un bambino. Nello specifico, l’immagine mette in evidenza l’innocenza del fanciullo che dondola quietamente sull’altalena dinanzi ad un palazzo distrutto e ai cumuli di macerie. La riflessione calviniana si apre qui a scenari terribili.
Descrizione:In questo disegno è rappresentato un ospedale, situato in un villaggio africano, in condizioni pietose, nel quale però arrivano costantemente ragazzi e uomini in cerca di aiuto. La speranza è raffigurata in quelle poche cure che arrivano grazie al buon cuore di certe persone.
Descrizione:L’opera rappresenta un momento di cooperazione tra due soldati che nell’inferno della guerra si sostengono. L’ultima pagina delle “Città invisibili” si fa occasione per pensare alla speranza nell’orrore.
Titolo dell’opera: Riproduzione del graffito di Banksy “Love is in the air”
Descrizione:L’opera raffigura un manifestante nell’atto di scagliare un mazzo di fiori al posto di un petardo, come invece si potrebbe presumibilmente pensare. L’artista mediante questa rappresentazione intende denunciare ogni forma di violenza nella speranza di diffondere un messaggio di pace e di amore reciproco.
Descrizione:La rappresentazione traspone l’immagine di una città ideale in fiamme, a rappresentare l’inferno. Al centro, tra i palazzi in cenere, si staglia un albero in fiore, il quale fuoriesce da un palazzo che si sta disintegrando. Come l’albero sovrasta la distruzione delle fiamme, così la speranza può vincere qualsiasi inferno.
Descrizione:L’inferno dei viventi ha come protagonista la guerra. Ogni giorno si sentono notizie provenienti da parti diverse del mondo in cui si scopre che città vengono costantemente distrutte e muoiono migliaia di innocenti. Per non fare parte di questo inferno bisogna guardare il mondo con occhi diversi. Gli unici capaci di far ciò sono i bambini che riescono ad allontanarsi da questa realtà e guardare tutto con gioia.
Titolo dell’opera: Quando la scrittura insegna a vivere
Autori: CLASSE 4BSU
Docente curatore: prof.ssa Domenica Bavaro
Descrizione:Siamo nel 1985 e di fronte alla nascita dell’era tecnologica, cosiddetta postindustriale, Calvino si domanda quali possano essere le possibilità espressive, cognitive e immaginative che la letteratura può conservare e offrire, una volta immersa in questa nuova sfida. Appronta così delle riflessioni in un ciclo di lezioni per l’Università di Harvard, nell’ambito delle prestigiose “Poetry Lectures”, ma mai tenutosi a causa della morte di Calvino, avvenuta nel settembre 1985. Dalle lezioni si originò un libro pubblicato qualche anno più tardi, nel 1988, e intitolato “Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio”. Calvino manifesta una grande fiducia nel futuro della letteratura: ci sono orizzonti ed emozioni che essa soltanto può regalare, a patto però che sappia valorizzare le sue qualità più specifiche: la leggerezza, la rapidità, l’esattezza, la visibilità, la molteplicità e la consistenza.
Descrizione:Alcune ragazze di 5BL si sono cimentate nell’immaginare una scenetta, una lezione su Calvino: hanno elaborato un testo scritto e lo hanno sottoposto a drammatizzazione in occasione dell’incontro con il professor Perrella. In vista di un’esposizione di lavori su Calvino, hanno adornato il copione e lo hanno arricchito con il ritratto a mano libera del celeberrimo scrittore.
Il mese di dicembre è stato dedicato a Calvino per celebrare il centenario della sua nascita. La scuola ha partecipato all’iniziativa con una serie di attività che hanno coinvolto i bambini dalla prima alla quinta classe. Discussioni, riflessioni, rielaborazioni e giochi sono nati direttamente dai racconti, dalle fiabe e dalle novelle di Calvino che hanno ancora tanto da raccontare a grandi e piccoli.
In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino, l’IISS “Rosa Luxemburg” di Acquaviva delle Fonti ha organizzato un programma di attività di laboratorio che si sono svolte martedì 19 dicembre nel plesso LA/SCS. Tali attività, ispirate alle opere dell’autore e ai suoi molteplici interessi, si sono sviluppate intorno al tema “Metamorfosi in Calvino”. Con questa iniziativa, inserita nel progetto “Calvino: fili d’inchiostro”, promosso dalla Rete di Biblioteche Scolastiche della Puglia, il nostro istituto ha inteso partecipare alle celebrazioni che hanno animato durante tutto il 2023 i diversi luoghi della cultura, dalle aule universitarie a quelle scolastiche, dalle biblioteche pubbliche alle librerie.
Proponiamo una breve rassegna delle attività svolte nei diversi laboratori.
Laboratorio 1. “Le città (in)visibili” (Biblioteca di Istituto). Il laboratorio, destinato alle classi terze del liceo artistico multimediale, si è articolato in diversi momenti: una breve introduzione all’opera Le città invisibili, la lettura ad alta voce di passi scelti con intermezzi musicali eseguiti da alunne e alunni, la presentazione di immagini e filmati sul tema della città utopica e, dopo un breve dibattito, un laboratorio di scrittura per gruppi focalizzato sulla rappresentazione di una città utopica. Infine, il momento conclusivo è consistito nella rielaborazione dei testi così prodotti tramite AI e nella creazione di una galleria con le “visioni” emerse dall’attività svolta.
Laboratorio 2. “Dall’invisibile al visibile fantastico” (Ambiente 43). Il laboratorio era rivolto a una prima classe del liceo artistico, sempre incentrato su Le città invisibili. Ad una prima fase di presentazione dell’opera ed elaborazione di brevi testi di fantasia ispirati alle città di Calvino, è seguita una seconda fase nella quale alunne e alunni hanno realizzato immagini, raffiguranti le città fantastiche create, destinate ad illustrare la copertina di un libro.
Laboratorio 3. “Ti con zero: spazi in movimento” (Laboratorio di Discipline geometriche). Anche questo laboratorio era dedicato ad una prima classe del liceo. È stata innanzitutto effettuata una breve presentazione di Ti con zero e successivamente è stata proposta una selezione di brani tratti dall’opera, in cui l’autore sperimenta diverse e originali rappresentazioni dello spazio. Le alunne e gli alunni sono stati quindi impegnati nella produzione di lavori di optical art, cioè disegni in cui strutture stimolatrici di effetti visivi alludono a nuove possibili dimensioni spaziali.
Laboratorio 4. “Fantastico Calvino” (Laboratorio di Discipline grafiche e pittoriche). Il laboratorio, riservato ad una prima classe del liceo artistico, era incentrato sul testo Il castello dei destini incrociati. Dopo una breve introduzione all’opera e la lettura ad alta voce di alcuni passi scelti, ad alunni e alunne, divisi in gruppi, sono state assegnate le prime cinque storie tratte dal libro in questione. Ciascun gruppo ha focalizzato la sua attenzione sulla descrizione dei tarocchi proposta dall’autore nella storia assegnata. In seguito, sono stati selezionati alcuni tarocchi tra quelli esaminati e, dopo aver effettuato una ricerca iconografica, ne sono stati realizzati alcuni.
Laboratorio 5. “Calvino e il cinema” (Laboratorio Mac). In questo laboratorio le alunne e gli alunni delle ultime classi del liceo artistico multimediale hanno prima effettuato una ricerca sul web dei film che hanno segnato la formazione dell’autore (perlopiù il cinema americano degli anni Trenta/Quaranta) e poi realizzato alcuni video che sono il risultato di un montaggio di scene tratte dalle opere cinematografiche selezionate.
Laboratorio 6. “Metamorfosi teatrali in Calvino” (Ambiente 22). È stato realizzato anche uno spettacolo teatrale di burattini, allestito da una classe prima e da una classe quarta dei Servizi per la sanità e l’assistenza sociale. L’idea è nata in seguito alla partecipazione al progetto “Libriamoci”. A novembre, durante la settimana dedicata alla lettura nelle scuole, sono stati presentati i racconti Marcovaldo ovvero le stagioni in città e Il barone rampante, e letti ad alta voce alcuni brani tratti dai due racconti. Quindi le alunne si sono cimentate nella realizzazione di una sceneggiatura a partire da suggestioni tratte dai racconti letti. Infine, la messa in scena vera e propria alla presenza delle alunne e degli alunni della classe seconda dei Servizi per la cultura e lo spettacolo.
Laboratorio 7. “Una copertina per le Fiabe italiane” (Ambiente 38). Gli alunni e le alunne della classe prima dei Servizi per la cultura e lo spettacolo hanno svolto una ricerca sul web, individuando tra le tante immagini prodotte da illustratori e fumettisti sulle fiabe di Italo Calvino quelle per loro più significative al fine di creare la copertina per una nuova ipotetica pubblicazione dell’opera.
Laboratorio 8. “Calvino, lo scrittore sugli alberi” (Auditorium). In questo laboratorio, rivolto alle classi terze e quarte del liceo artistico grafico, è stato proiettato il documentario Calvino, lo scrittore sugli alberi, al termine del quale sono stati realizzati dei contenuti social per una pagina dedicata al centenario della nascita dell’autore.
Laboratorio 9. “Esattezza e leggerezza” (Laboratorio di Discipline plastiche e scultoree). Il laboratorio, indirizzato alle classi seconde del liceo artistico, è nato da alcune suggestioni tratte dalle Lezioni americane e da Le città invisibili. Esso è consistito in una prima fase introduttiva al testo narrativo, svoltasi nei giorni precedenti, in un breve momento di lettura ad alta voce in apertura e a conclusione delle attività laboratoriali, e in una fase centrale dedicata alla realizzazione di una scacchiera con le pedine in legno riciclato e di una scultura in fil di ferro.
La classe quinta dei Servizi per la cultura e lo spettacolo ha ripreso l’evento e realizzato un video, che attraverso un montaggio creativo ha provato a tenere insieme gran parte delle attività svolte per celebrare lo scrittore.
Anche la sede associata dell’Istituto alberghiero di Casamassima ha partecipato al progetto promosso dalla Rete delle Biblioteche Scolastiche della Puglia, organizzando una serie di attività didattiche durante la giornata di martedì 21 dicembre. Sono state coinvolte alcune classi prime, seconde e terze e i docenti hanno presentato le opere di Calvino che hanno ritenuto più adeguate al giovane pubblico di alunni coinvolti (Le città invisibili, Il barone rampante e Marcovaldo). Le alunne e gli alunni hanno poi letto ad alta voce alcuni brani tratti dalle opere in questione e, sotto la guida degli insegnanti, hanno condiviso riflessioni e veri e propri momenti di analisi.
Video realizzato dagli alunni e dalle alunne della classe V A dei Servizi per la cultura e lo spettacolo
In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino e dell’evento: Se una sera d’autunno in biblioteca, svoltosi nell’ambito della Rete di biblioteche scolastiche della Puglia, è stato attivato il laboratorio di scrittura creativa: Castello di carte e di parole, curato dalle prof.sse Michelina Baldari, Vera Mazza e Gabriella Solazzo, che ha coinvolto un gruppo di alunni di classe terza della Scuola Secondaria di primo grado Enrico Fermi di Oria in sinergia con gli alunni del biennio dell’IISS Vincenzo Lilla di Francavilla Fontana. Esso ha avuto come fonte di ispirazione il romanzo: Il castello dei destini incrociati di Italo Calvino, opera magistrale in cui l’autore guarda i Tarocchi con attenzione, con l’occhio di chi non sa cosa siano per trarne suggestioni ed associazioni creandone un’iconologia immaginaria e suggestiva. C’è chi scrive per educare, chi per fornire una documentazione, lanciare un messaggio, informare o dissuadere, e c’è chi scrive per raccontare una storia. Noi abbiamo focalizzato la nostra attività sullo scrivere artistico che è una dimensione dell’essere, ed è, soprattutto, espressione del sé; gli alunni, infatti, nel momento in cui inventano le storie, i personaggi e creano mondi, inseriscono sempre una parte del proprio mondo interiore. Inoltre la scrittura creativa gli ha permesso di scoprire un mondo nascosto dentro di loro, per ricercarsi, per scoprire il loro vero sé nascosto nei meandri dell’esistenza. In primis, guidati dalla docente di arte, i nostri alunni hanno realizzato diverse carte dei tarocchi dal Fante di coppe alla Giustizia, dalla Regina di denari alla Ruota della fortuna, in un secondo momento abbiamo scelto sei carte per ogni storia ed infine abbiamo incrociato i destini delle carte prescelte scrivendo diverse storie in cui si fondono avventure, amore, ardore di potere, malvagità e bontà. In allegato potete leggere alcune storie elaborate dagli alunni: Giacomo Corrado, Dell’Aquila Francesco, Durantini Elisea, Lombardi Emanuele e Mazza Diletta nel percorso laboratoriale.
In occasione della manifestazione del centenario della nascita di Italo Calvino Se una sera d’autunno in biblioteca …, promossa dal Liceo Classico “V. Lilla” di Francavilla Fontana (Br) in collaborazione con il II I. C. “Monaco-Fermi” di Oria (Br) è stato messo in scena il laboratorio teatrale Una notte d’inverno un viaggiatore. Oltre che nell’acquisizione da parte degli studenti di abilità o competenze artistiche, l’impiego del teatro a scuola rappresenta una metodologia trasversale in grado di incidere profondamente sulla crescita della persona nella sua interezza cognitiva ed emotiva. Il teatro, infatti, è uno strumento educativo, in grado di agevolare i processi di apprendimento, di contribuire alla maturazione di competenze trasversali spendibili anche in contesti diversi da quello performativo, e di mobilitare sia la sfera cognitiva e intellettuale, sia quella emotiva, sociale, estetica e valoriale.
Il laboratorio ha coinvolto alcuni alunni delle classi terze della scuola sec. I grado E. Fermi (Matteo Murani, Rebecca Santoro, Francesco Delle Grottaglie guidati dalle docenti De Stradis Maria Pasqualina e Vantaggiato Lorenza; musica Sara Pastore al violino, Prof.ssa Eleonora Carone al pianoforte.
Il Liceo Classico “Lilla” di Francavilla Fontana ha ospitato una serata straordinaria intitolata “Se una sera in biblioteca”, un evento dedicato al centenario di Italo Calvino. L’iniziativa ha visto la partecipazione entusiasta dei ragazzi del secondo istituto comprensivo “Monaco-Fermi” di Oria, i quali hanno preso parte a una serie di laboratori di scrittura creativa progettati per esplorare l’intersezione tra letteratura e matematica, in perfetto stile calviniano.
Il laboratorio di scrittura creativa “Immaginazione scientifico-poetica”, realizzato dai docenti Costantino Ilaria, Fumarola Ivana e D’Elia Angelo, ha rappresentato, insieme agli altri laboratori, il cuore pulsante dell’evento. Tra le varie attività proposte, alcune si sono distinte per la loro originalità e per l’approccio interdisciplinare:
Poesia Permutata: in questa attività gli studenti hanno giocato con l’ordine delle parole e delle frasi all’interno delle poesie, scoprendo come il cambiamento della struttura possa alterare e arricchire il significato dei versi.
Poesia Antonimica: i ragazzi hanno esplorato la tecnica di creare poesie utilizzando antonimi, trasformando testi esistenti in nuove opere attraverso l’uso di parole dal significato opposto.
Lipogramma Vocalico: questa attività ha sfidato gli studenti a scrivere poesie evitando l’uso di una determinata vocale, stimolando la creatività linguistica e la ricerca di sinonimi e perifrasi.
Letteratura Definizionale: i partecipanti hanno creato poesie basate su definizioni di termini, esplorando la precisione e la bellezza del linguaggio scientifico e tecnico trasposto in forma poetica.
L’entusiasmo dei ragazzi è stato palpabile. Hanno sperimentato con parole e numeri, scoprendo nuove prospettive e affinando le loro abilità di scrittura. I risultati sono stati sorprendenti: poesie che riflettono la meraviglia dell’universo calviniano, dove la logica matematica e la fantasia letteraria si incontrano in un abbraccio armonioso.
La serata si è conclusa con una lettura condivisa delle opere prodotte. È stata una celebrazione della creatività, della collaborazione e dell’eredità di Italo Calvino, un autore che continua a ispirare le nuove generazioni.
“Se una sera in biblioteca” ha dimostrato ancora una volta come la scuola possa essere un luogo di scoperta e di innovazione, dove le barriere tra le discipline si dissolvono e nascono nuove forme di espressione.
Scrivere poesie non è facile, ma, attraverso l’apprendimento delle sue caratteristiche e di alcune tecniche, è possibile avvicinarsi a questo mondo.
Ed è ciò che i nostri alunni hanno provato a fare, rompendo le regole del linguaggio quotidiano per richiamare in primo piano intuizioni, speranze, emozioni, sensazioni, sogni, stati d’animo.
In occasione della serata dedicata al centenario della nascita di Italo Calvino, uno dei maggiori intellettuali del nostro tempo, anche noi abbiamo voluto fare la nostra parte con un laboratorio di Caviardage, allo scopo di “trovare la poesia nascosta” in alcune pagine dei suoi grandi capolavori (“Le città invisibili”, “Il castello dei destini incrociati” e “Le cosmicomiche”). Attraverso l’uso creativo e ludico della tecnica del Caviardage, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare e reinterpretare le opere di Calvino in modo attivo e coinvolgente.
Alcuni alunni delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado “E. Fermi” di Oria, seguiti dalla docente di Lettere Spaccarotella Giuseppina, si sono cimentati in questa modalità espressiva, che attraverso il connubio tra svariate tecniche artistiche (quali il collage, il disegno etc.) permette di dar vita a poesie visive e dare voce a emozioni difficili da esprimere nel quotidiano.
Poche sono le regole da seguire: innanzi tutto si scorre il testo, velocemente, a volo d’uccello, alla ricerca delle parole o delle frasi che più colpiscono, per poi metterle insieme, fino a creare una poesia; poi si anneriscono le parole che non servono, per mettere in evidenza invece quelle prescelte, che, insieme, andranno a formare una frase, un pensiero, un componimento poetico. Infine si controlla la fluidità del testo, cercando di mantenere un ritmo armonioso e coinvolgente, per creare una poesia che possa emozionare e colpire chi legge. In fondo, la regola principale è lasciarsi guidare dalla propria creatività e dall’ispirazione del momento, senza porsi troppi limiti e lasciando che le parole fluiscano liberamente sulla pagina.
Per dare un tocco artistico al componimento, si possono aggiungere dettagli, colori e texture con tecniche e strumenti che si preferiscono (pennarelli, matite, acquarelli…) che ne enfatizzino il significato, creando un’opera d’arte che trasmetta emozioni e sensazioni al lettore. L’arte della decorazione del testo può trasformare un semplice scritto in qualcosa di speciale e memorabile, aggiungendo un tocco personale e distintivo alla composizione.
Con pazienza e dedizione, i ragazzi, nel corso della serata dedicata a I. Calvino, in collaborazione con il Liceo Classico “V. Lilla” di Francavilla Fontana (e, nel caso specifico, con la professoressa Daniela Epifani), hanno spiegato passo dopo passo come realizzare il Caviardage, mettendo a disposizione tutte le conoscenze e le competenze acquisite. I visitatori, incuriositi, si sono messi subito all’opera, seguendo attentamente le istruzioni dei ragazzi del laboratorio.
È così che il laboratorio diventa un luogo di scambio e di crescita, dove la creatività e l’apprendimento si incontrano e si alimentano reciprocamente, arricchendo tutti coloro che vi partecipano.
Le poesie realizzate vogliono essere un omaggio al grande autore italiano, che ha speso la sua vita in una costante ricerca di modi innovativi per rappresentare la realtà e la complessità del mondo.
Grazie, Italo Calvino, per ispirarci a cercare la bellezza anche nelle piccole cose, a scoprire il magico potere delle parole, che possono trasformare la realtà che ci circonda.
La lettura è un rapporto con noi stessi e non solo col libro, col nostro mondo interiore attraverso il mondo che il libro ci apre”. Italo Calvino.
Nell’ambito del PNRR è stata prevista la riforma dell’orientamento scolastico. Per dare attuazione alla riforma, il MIM ha adottato, con DM n. 328/2022, le Linee guida per l’orientamento. Tra gli obiettivi principali della riforma vi è quello di rafforzare il raccordo tra il primo e il secondo ciclo di istruzione per una scelta consapevole e ponderata (della scuola secondaria di II grado), tale da valorizzare le potenzialità e i talenti degli studenti. Pertanto, nell’ambito del centenario della nascita di Italo Calvino, il II Istituto Comprensivo “Monaco-Fermi” di Oria (BR) e il Liceo Classivo “Lilla” di Francavilla Fontana hanno promosso in collaborazione i seguenti laboratori didattici:
Storie vivaci dal fondo antico della biblioteca
Poeticamente Calvino, tra pagine e parole
Castello di carte e parole
L’immaginazione scientifico poetica
Libera drammatizzazione del romanzo Una notte d’inverno un viaggiatore Nel corso della serata si è esibita l’orchestra della scuola media “E. Fermi”. Qui di seguito il video dei momenti salienti della serata.
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