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Mondi alla rovescia, mondi invisibili, geometrie cosmiche    

Titolo dell’opera: Il vero volto di uno scrittore

Autori: CLASSE 3ASU, Flavia Ceci e Federica Raguseo

Docente curatore: prof.ssa Rosaria Amendolara

Descrizione: Il mondo non è concreto o astratto, ma un’immagine poco certa della realtà perché le città sono invisibili in quanto frutto dell’immaginazione dello scrittore, ma non per questo meno reali.

Titolo dell’opera: Lo schiudersi dell’anima

Autori: CLASSE 3ASU, Flavia Ceci

Docente curatore: prof.ssa Rosaria Amendolara

Descrizione: Figlio di genitori esponenti di un pensiero scientifico botanico, sin dalla tenera età Calvino sente in maniera molto viva il rapporto con la natura – soprattutto con i fiori e gli alberi – che tratta sia usando la curiosità sognante propria dei fanciulli sia studiandola sul piano scientifico. In molte delle sue opere lo sguardo è pronto a cogliere dettagli del mondo vegetale, sempre più sacrificato nella società del boom economico e in grado di svelare all’uomo “le miserie dell’esistenza”.


Titolo dell’opera: Lo schiudersi dell’anima

Autori: CLASSE 3ASU, Flavia Ceci

Docente curatore: prof.ssa Rosaria Amendolara

Descrizione: Figlio di genitori esponenti di un pensiero scientifico botanico, sin dalla tenera età Calvino sente in maniera molto viva il rapporto con la natura – soprattutto con i fiori e gli alberi – che tratta sia usando la curiosità sognante propria dei fanciulli sia studiandola sul piano scientifico. In molte delle sue opere lo sguardo è pronto a cogliere dettagli del mondo vegetale, sempre più sacrificato nella società del boom economico e in grado di svelare all’uomo “le miserie dell’esistenza”.


Titolo dell’opera: Elaborato multimediale sull’opera “Il Cavaliere Inesistente” di Italo Calvino

Autori: CLASSE 4BSA

Letture a cura di: Cappelluti Alessio, Chimienti Francesco, Conserva Gabriele, Covelli Christian, Lella Francesco, Lionetti Fabio, Mariani Ivan, Misciagna Giuseppe, Pesola Michele, Scaramuzzi Francesco, Tarasca Andrea, Vizziello Noemi.

Montaggio audio-video a cura di Andrea Tarasca.

Docente curatore: prof.ssa Antonietta Imbasciani

Descrizione: Il lavoro multimediale è un breve audio-libro riguardante l’opera “Il Cavaliere Inesistente” di Italo Calvino. Lo stile medievaleggiante del sottofondo musicale è stato scelto per enfatizzare i contenuti della narrazione e la tipologia dei personaggi. Per assemblare il breve audio-libro sono state selezionate le parti più significative di ogni capitolo dell’opera. La lettura ad alta voce dei passi citati è corredata da alcune bellissime immagini ricavate da un’edizione illustrata del libro di Italo Calvino, “Il cavaliere inesistente”, Mondadori, collana Contemporanea ottobre 2005. Le tavole sono di Federico Maggioni, uno dei più grandi nomi dell’illustrazione italiana.


Titolo dell’opera: La rosa che non s’è persa

Autori: CLASSE 2CSA, Gianfranco Appice, Serena Caforio, Alysia Costantino

Docente curatore: prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: Queste tavole di fumetto illustrano un passo del romanzo “Il barone rampante”, in particolare il bacio tra Ursula e Cosimo. Dopo l’attenta lettura del testo calviniano, è stata individuata questa scena per il potete altamente evocativo e perché rappresenta l’esperienza simbolica dell’adolescenza e del primo amore.


Titolo dell’opera: I rami del passato

Autori: CLASSE 3ASU, Giada Dell’Aquila

Docente curatore: prof.ssa Rosaria Amendolara

Descrizione: L’albero è sempre stato centrale nel mondo letterario, fiabesco e non, di Calvino. Salendo sui rami degli alberi del giardino della sua villetta, Cosimo Rondò può osservare il mondo da un’altra prospettiva e vivere le sue esperienze.


Titolo dell’opera: Letture rampanti 

Autori: CLASSE 5BSU, Balice Mariagrazia, Cassano Gaia, De Santis Eliana e Marzano Cristina. Docente curatore: prof.re Michele Scaglione. Descrizione: L’intento di questo lavoro è stato rendere vive le favole più significative di Calvino, leggendole durante le ore scolastiche mentre le studentesse erano immerse nella natura. Il risultato è stato quello di sviluppare anche un’interpretazione personale.


Titolo dell’opera: “Le Cosmicomiche” di I. Calvino. Dalla verità alla falsità il passo è breve

Autori: CLASSE 3ASA: Abbatantuono Leonardo, Angiolelli Beatrice, Balenzano Giuseppe, Barabash Oleksander, Bartoli Emmanuele, Brindisi Alessandro Vito, Catalano Stanislao, Cirone Samuele Michele, Civitillo Emilio, Clavelli Marisol, Cutrone Giorgio, Delizotti Claudio, Ferrante Flavia, Iacovone Ludovica, Loconte Christian, Massafra Francesco, Milella Andrea, Panzarino Michael, Perna Paride, Schiralli Marco, Tanzi Marino, Toscano Gerardo.

Docente curatore: prof.ssa Antonietta Buglione 

Descrizione: Dopo la lettura di alcuni racconti tratti da “Le cosmicomiche” e del romanzo “Il cavaliere inesistente”, gli studenti hanno colto l’attualità del messaggio di I. Calvino, soprattutto nel racconto “Gli anni-luce” e hanno riflettuto su quanto oggi proprio gli adolescenti siano vittima di giudizi basati spesso su notizie o dati infondati, che si propagano molto velocemente e a distanze incontrollabili, o su come si sentano invisibili e inesistenti nella loro vera essenza. Attraverso un compito di realtà finalizzato a mettere in scena il racconto “Gli anni-luce”, gli studenti si sono confrontati su queste tematiche a loro molto vicine e hanno poi realizzato un power-point che ne riassume i punti più significativi.


Titolo dell’opera: Un LunaQuark di Particelle. Con E. Amaldi e I. Calvino nel mondo di Minecraft

Autori: CLASSE 3ASA: Abbatantuono Leonardo, Angiolelli Beatrice, Balenzano Giuseppe, Barabash Oleksander, Bartoli Emmanuele, Brindisi Alessandro Vito, Catalano Stanislao, Cirone Samuele Michele, Civitillo Emilio, Clavelli Marisol, Cutrone Giorgio, Delizotti Claudio, Ferrante Flavia, Iacovone Ludovica, Loconte Christian, Massafra Francesco, Milella Andrea, Panzarino Michael, Perna Paride, Schiralli Marco, Tanzi Marino, Toscano Gerardo.

Docente curatore: prof. re Giacomo Cianciotta

Descrizione: Il lavoro nasce da un’attività condivisa con la docente di Lettere della classe (prof.ssa A. Buglione) con cui gli studenti hanno letto alcuni racconti tratti da “Le cosmicomiche” di I. Calvino, e da un’attività di ricerca da loro svolta nell’ambito della manifestazione “Sulle orme di E. Amaldi”, il fisico a cui è intitolata la scuola. Gli studenti hanno realizzato un viaggio virtuale alla scoperta di ciò che si nasconde all’interno di un atomo partendo da alcuni interrogativi: quando è nato l’Universo così come lo conosciamo? Come si è formata la Galassia che abitiamo? Come mai le Stelle brillano? Come si sono formati gli atomi?

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Titolo dell’opera: “Sofronia” di Vincenzo Del Vecchio

Autori: CLASSE 4BSA, Francesco Lella

Docenti curatori: prof.ssa Antonietta Imbasciani, prof.ssa Melania Sorrentino, prof.ssa Antonella Azzone

Descrizione: La città di Sofronia si compone di due mezze città. In una c’è il grande ottovolante con la raggiera di catene, la ruota delle gabbie girevoli, la cupola del circo. L’altra mezza città è di pietra, marmo e cemento, con la banca, gli opifici, i palazzi, il mattatoio e la scuola. Una delle mezze città è fissa, l’altra è provvisoria e quando il tempo della sua sosta è finito la smontano e la portano via.

«Una città infelice può contenere, magari solo per un istante, una città felice; le città future

sono già contenute nelle presenti come insetti nella crisalide» (Intervista a l’Espresso, 1972).


Titolo dell’opera: “Confidenze di un capostazione, la gouache” di Dominique Appia

Autori: CLASSE 4BSA, Christian Covelli 

Docenti curatori: prof.ssa Antonietta Imbasciani, prof.ssa Melania Sorrentino, prof.ssa Antonella Azzone

Descrizione: L’opera rappresenta al meglio la situazione iniziale del libro “Se una notte d’inverno un viaggiatore” ovvero una stazione. Nel quadro tuttavia non è rappresentata una stazione reale ma quasi “metafisica” in quanto racchiusa in una bottiglia, perché il senso è non fare dimenticare al lettore che si tratta di un’opera di finzione.

L’opera di Dominique Appia illustra la sovracoperta di “Se una notte d’inverno un viaggiatore” e mette immediatamente a tema la dimensione metaletteraria che contraddistingue il nuovo libro di Calvino, tornato con il nuovo romanzo a rivolgersi ad un pubblico esteso, dopo una serie di opere di carattere sentimentale. “Se una notte d’inverno” è fra le altre cose una convinta affermazione delle potenzialità positive insite nel rapporto autore-lettore.


Titolo dell’opera: “Despina” di Ricardo Bonacho

Autori: CLASSE 4BSA, Noemi Vizziello

Docenti curatori: prof.ssa Antonietta Imbasciani, prof.ssa Melania Sorrentino, prof.ssa Antonella Azzone

Descrizione: questa opera rappresenta la città di Despina che si presenta differente a chi viene da terra e a chi dal mare. Ciascuno vede e interpreta l’opera come preferisce, e ciascuno di noi può scegliere tra i due deserti: uno fatto di acqua e uno fatto di sabbia, che si pongono uno di fronte all’altro.

«Questa città è fatta per accogliere il pensiero, per contenerlo e trattenerlo senza che si

senta costretto. Qui il pensiero trova il suo spazio, e il suo tempo, un tempo sospeso, come

d’attesa» (“Viaggio nelle città di de Chirico”, 1903).


Titolo dell’opera: “Un altro mondo” di Maurits Cornelis Escher

Docenti curatori: prof.ssa Antonietta Imbasciani, prof.ssa Melania Sorrentino, prof.ssa Antonella Azzone

Descrizione: Il nome dell’artista olandese Maurits Cornelis Escher è indissolubilmente legato alle sue estrose invenzioni di mondi impossibili, in cui prende forma, in una atmosfera straniante e surreale, un’intuizione relativistica dell’universo. Sintomatico è che da Escher sia tratta anche l’illustrazione di copertina di Primo Levi, “Storie Naturali”, 1966, che ha in comune con le “Cosmicomiche” il proposito di scuotere con le abitudini di lettura del pubblico italiano, giocando su una spregiudicata interlocuzione tra Letteratura e Scienza.

Ci troviamo in un Universo senza alcun punto di riferimento, più precisamente in un edificio a forma di parallelepipedo dove le aperture nelle cinque pareti permettono la vista su tre scene differenti a ciascuna delle quali appartiene un diverso schema prospettico.


Titolo dell’opera: Mano con sfera riflettente (autoritratto allo specchio) Maurits Cornelius Escher

Autori: CLASSE 3ASA e 4BSA, Alessandro Brindisi, Andrea Milella e Noemi Vizziello

Docenti curatori: prof.ssa Antonietta Imbasciani, prof.ssa Melania Sorrentino, prof.ssa Antonietta Buglione

Descrizione: Escher descrive la sua opera con parole che ricordano il mito induista della rete di Indra: «Sulla mano del disegnatore c’è una sfera riflettente. In questo specchio egli vede un’immagine molto più completa dell’ambiente circostante, di quella che avrebbe attraverso una visione diretta. Lo spazio totale che lo circonda, le quattro pareti, il pavimento e il soffitto della sua camera, viene infatti rappresentato, anche se distorto e compresso, in questo piccolo disco. La sua testa, o più precisamente, il punto fra i suoi occhi, si trova nel centro. In qualsiasi posizione si giri, egli rimane il punto centrale. L’ego è invariabilmente il centro del suo mondo».


Titolo dell’opera: Mondi invisibili

Autori: CLASSE 3ASU, Federica Raguseo

Docente curatore: prof.ssa Rosaria Amendolara

Descrizione: Per vedere la vera natura delle cose, è necessario eliminare le immagini precostituite e le idee ricevute e scavare per cercare il significato della realtà che non è sempre quella che riconosciamo al primo sguardo.


Titolo dell’opera: Evasione dalla realtà

Autori: CLASSE 3ASU, Federica Maggio

Docente curatore: prof.ssa Rosaria Amendolara

Descrizione: Il mondo invisibile è ciò che finalmente vedrai quando “evaderai” dalla realtà… in che modo? Con la musica, lo sport, i sogni, le passioni tenacemente e fermamente coltivate.


Titolo dell’opera: Ciò che inferno non è per la 4CSA

Autori: CLASSE 4CSA, Annarita DeLuca, Nicolas Sciacqua

Docenti curatori: prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: L’idea di questo lavoro è nata da un brainstorming scaturito dalla lettura dell’ultima pagina delle “Città invisibili”. La 4CSA ha messo insieme le proprie idee, che poi sono state concretizzate attraverso la stampa in 3D.


Titolo dell’opera: Ritorno a casa

Autori: CLASSE 3C, Sofia Poliseno

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: Nello scenario infernale della guerra, “ciò che inferno non è” viene rappresentato dall’amore di un soldato per la propria madre. Si immagina che il soldato sia tornato salvo da una spedizione militare. Il concetto calviniano delle “Città invisibili” viene così calato in una realtà di guerra purtroppo a noi molto vicina.


Titolo dell’opera: L’inferno di Auschwitz

Autori: CLASSE 3C, Daniel Caputo

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: L’opera descrive l’orrore di Auschwitz pieno di angoscia e solitudine, dove l’essere umano prima di essere ucciso viene privato di tutto quello che possiede. Di certo Calvino pensava a realtà così terribili quando tratteggiava l’inferno.


Titolo dell’opera: Ciò che inferno non è

Autori: CLASSE 3C, Federica Leone

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: Un peluche, un orfano e un neonato: ció che inferno non è nella perversità umana. I soggetti rappresentati sono tratti da immagini reali e attuali come la guerra in Palestina, la violenza sulle donne e il fenomeno dei bambini soldato. Calvino si fa occasione per ripensare il nostro tempo.


Titolo dell’opera: Una speranza per il pianeta

Autori: CLASSE 3C, Nicole Colucci

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: Uno dei tanti scenari infernali a cui assistiamo al giorno d’oggi è rappresentato dall’ambiente che circonda tutti noi: un pianeta la cui natura meravigliosa viene incessantemente devastata da ogni suo abitante. Tuttavia la speranza dell’autrice, rappresentata con un fiore che germoglia da un terreno riarso, è costituita dalla fiducia nelle nuove generazioni, affinché si impegnino per tutelare la Madre Terra, rendendo quel suolo arido uno straordinario campo fiorito. “Le città invisibili” di Calvino si fanno occasione per ripensare al nostro tempo.


Titolo dell’opera: La speranza della rinascita

Autori: CLASSE 3C, Flavio Deninno

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: Quest’opera rappresenta l’inferno che si manifesta attraverso gli orrori della guerra, causati dall’uomo. Ciò che non è inferno, di calviniana memoria, è rappresentato da un fiore che sboccia tra le macerie, simbolo di speranza e rinascita.


Titolo dell’opera: Angeli all’inferno

Autori: CLASSE 3C, Davide Daniello

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: Angeli intrappolati nell’inferno della guerra: bambini, vittime innocenti di un conflitto che li priva di vivere un’infanzia degna di essere definita tale. Che il mondo possa unirsi per proteggere e preservare il diritto di ogni bambino a crescere nel paradiso dell’amore e della sicurezza. 

Calvino come occasione per rileggere il nostro tempo.


Titolo dell’opera: La lotta contro il tempo

Autori: CLASSE 3C, Simona Monte

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: L’opera descrive la lotta contro il tempo ai giorni nostri, rappresentato dai numerosi orologi presenti sulle pareti degli edifici, in contrapposizione con il tempo libero dedicato alla lettura e raffigurato con le finestrelle a forma di libri. 

A partire dalle “Città invisibili” di Calvino, proviamo a rileggere il nostro tempo.


Titolo dell’opera: Tu per me inferno non sei

Autori: CLASSE 3C, Siciliani

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: L’opera ha l’intenzione di descrivere l’amore come fulcro della vita, fonte di speranza e possibilità di salvezza. Nella personale concezione dell’autrice, l’inferno è composto da morte e distruzione e gli artefici di tutto il dolore sono semplici persone capaci di ridursi a null’altro che a una macchina d’odio. Allo stesso tempo però sono le stesse persone che permettono di vedere, in questo inferno composto da soprusi e prevaricazione, la luce.

Con la presente interpretazione del quadro “Il bacio” di Hayez si vuole rappresentare l’amore umano capace di ridar vita a tutto ciò che al mondo c’è di bello. Il bacio è solo la trasposizione grafica dell’amore in ognuna delle sue forme.

L’intenzione dell’opera in conclusione è gridare a gran voce che l’amore è ciò che nell’inferno inferno non è.


Titolo dell’opera: Il rifugio

Autori: CLASSE 3C, Giuseppe Gismondi

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: Da quest’opera emergono le sfumature complesse di una famiglia in crisi. Sullo sfondo le ombre scure dei genitori si intrecciano in un intenso litigio, mentre la luce svela la situazione nascosta. Tuttavia al centro della scena si erge un ragazzo intento a suonare una chitarra. La musica diventa il suo rifugio, il suo piccolo paradiso in quell’incessante condizione infernale di calviniana memoria.


Titolo dell’opera: Il ragazzo sull’altalena

Autori: CLASSE 3C, Domenico Rutigliano

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: La rappresentazione grafica riprende il tema della guerra tra l’Ucraina e la Russia vista dagli occhi di un bambino. Nello specifico, l’immagine mette in evidenza l’innocenza del fanciullo che dondola quietamente sull’altalena dinanzi ad un palazzo distrutto e ai cumuli di macerie. La riflessione calviniana si apre qui a scenari terribili.


Titolo dell’opera: La speranza nella distruzione

Autori: CLASSE 3C, Giulio Polino

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: In questo disegno è rappresentato un ospedale, situato in un villaggio africano, in condizioni pietose, nel quale però arrivano costantemente ragazzi e uomini in cerca di aiuto. La speranza è raffigurata in quelle poche cure che arrivano grazie al buon cuore di certe persone.


Titolo dell’opera: Scenari di guerra

Autori: CLASSE 3C, Nicole Caroppi

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: L’opera rappresenta un momento di cooperazione tra due soldati che nell’inferno della guerra si sostengono. L’ultima pagina delle “Città invisibili” si fa occasione per pensare alla speranza nell’orrore.


Titolo dell’opera: Riproduzione del graffito di Banksy “Love is in the air”

Autori: CLASSE 3C, Giuseppe Ruta

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: L’opera raffigura un manifestante nell’atto di scagliare un mazzo di fiori al posto di un petardo, come invece si potrebbe presumibilmente pensare. L’artista mediante questa rappresentazione intende denunciare ogni forma di violenza nella speranza di diffondere un messaggio di pace e di amore reciproco.


Titolo dell’opera: Fiori fra le fiamme

Autori: CLASSE 3C, Martina Romano

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: La rappresentazione traspone l’immagine di una città ideale in fiamme, a rappresentare l’inferno. Al centro, tra i palazzi in cenere, si staglia un albero in fiore, il quale fuoriesce da un palazzo che si sta disintegrando. Come l’albero sovrasta la distruzione delle fiamme, così la speranza può vincere qualsiasi inferno.


Titolo dell’opera: Un volo lontano dall’inferno

Autori: CLASSE 3C, Vito Cirone

Docenti curatori: prof.ssa Antonella Bardaro, prof.ssa Marilena Squicciarini

Descrizione: L’inferno dei viventi ha come protagonista la guerra. Ogni giorno si sentono notizie provenienti da parti diverse del mondo in cui si scopre che città vengono costantemente distrutte e muoiono migliaia di innocenti. Per non fare parte di questo inferno bisogna guardare il mondo con occhi diversi. Gli unici capaci di far ciò sono i bambini che riescono ad allontanarsi da questa realtà e guardare tutto con gioia.


Titolo dell’opera: Quando la scrittura insegna a vivere

Autori: CLASSE 4BSU

Docente curatore: prof.ssa Domenica Bavaro

Descrizione: Siamo nel 1985 e di fronte alla nascita dell’era tecnologica, cosiddetta postindustriale, Calvino si domanda quali possano essere le possibilità espressive, cognitive e immaginative che la letteratura può conservare e offrire, una volta immersa in questa nuova sfida. Appronta così delle riflessioni in un ciclo di lezioni per l’Università di Harvard, nell’ambito delle prestigiose “Poetry Lectures”, ma mai tenutosi a causa della morte di Calvino, avvenuta nel settembre 1985. Dalle lezioni si originò un libro pubblicato qualche anno più tardi, nel 1988, e intitolato “Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio”. Calvino manifesta una grande fiducia nel futuro della letteratura: ci sono orizzonti ed emozioni che essa soltanto può regalare, a patto però che sappia valorizzare le sue qualità più specifiche: la leggerezza, la rapidità, l’esattezza, la visibilità, la molteplicità e la consistenza.


Titolo dell’opera: Una lezione su Calvino

Autori: CLASSE 5BL, Cecilia Carbone, Chiara Cassano, Viviana Giovanniello, Alessandra Marzialiano, Erica Soranno

Docente curatore: prof.ssa Loredana Trotta

Descrizione: Alcune ragazze di 5BL si sono cimentate nell’immaginare una scenetta, una lezione su Calvino: hanno elaborato un testo scritto e lo hanno sottoposto a drammatizzazione in occasione dell’incontro con il professor Perrella. In vista di un’esposizione di lavori su Calvino, hanno adornato il copione e lo hanno arricchito con il ritratto a mano libera del celeberrimo scrittore.


#ProgettoCalvino100