Skip to main content

III Festival “Leggo, ergo sum” per #ioleggoperché: intervista a Giovanni Lamanuzzi

https://www.instagram.com/reel/DCjuN_-tr9D/?igsh=eWF2YXdwdHhvN3Y2: III Festival “Leggo, ergo sum” per #ioleggoperché: intervista a Giovanni Lamanuzzi

Aurora Colasanto intervista Giovanni Lamanuzzi, autore del libro autobiografico “Sotto il cielo”, ospite del III Festival “Leggo, ergo sum” e del #contestioleggoperché2024.

Riprese di Federica Lasorsa.

L’IC “G. Calò – G. Deledda – S.G. Bosco” protagonista al “Peripatos”, il Festival della Filosofia

Un momento di crescita culturale e umana per la classe 2A Sc. Sec. I gr a Tempo Prolungato del plesso “G. Calò”

La mattina del 15 novembre 2024 ha rappresentato un’occasione significativa per la classe 2A del plesso “Calò” dell’Istituto Comprensivo “G. Calò – G. Deledda – S.G. Bosco.” di Ginosa, che ha partecipato con entusiasmo alla prima giornata del Peripatos, il Festival della Filosofia, un evento culturale di spicco per la città di Taranto.

La manifestazione si è svolta nella suggestiva cornice del Dipartimento Jonico dell’Università “Aldo Moro”, situato in via Duomo, nel cuore pulsante della Città Vecchia. Questo luogo ricco di storia e cultura ha ospitato una vera e propria Agorà contemporanea, animata da studenti e docenti della Rete dei Licei “Koinonìa”. I partecipanti hanno condiviso ricerche, presentazioni e laboratori filosofici, trasmettendo ai presenti il valore del dialogo e della riflessione critica.

Tema centrale del festival è stato “Koinonìa: le ragioni del buon vivere”, un argomento che invita a riflettere sui legami di comunità, sull’etica della convivenza e sul valore della condivisione nel vivere quotidiano. La filosofia come veicolo privilegiato per esplorare queste tematiche e che ha reso i ragazzi protagonisti di un’esperienza unica.

Gli studenti della classe 2A del Plesso Calò, guidati dalla prof.ssa Gemma Vernoia, hanno avuto modo di confrontarsi con coetanei e con il pubblico, presentando la loro tematica “Identità e Valore dell’Uomo. Chi sono? Quanto valgo?” dopo aver spiegato in concreto cos’è la P4C e come si svolgono le sessioni filosofiche. Il loro contributo, frutto di impegno e dedizione, ha riscosso grande interesse e apprezzamento da parte della platea.

L’Istituto si distingue da anni per l’introduzione della filosofia nella didattica, grazie all’adozione del metodo Philosophy for Children (P4C), ideato da Matthew Lipman negli anni ’70 del Novecento. Questo approccio innovativo trasforma la classe scolastica in una comunità di ricerca filosofica, in cui i ragazzi, guidati da un facilitatore esperto, sviluppano competenze di pensiero critico, creativo e valoriale.

Il metodo P4C, riconosciuto a livello internazionale, pone l’accento non solo sulla conoscenza teorica, ma soprattutto sulla pratica filosofica come strumento per costruire una cittadinanza consapevole. La filosofia, dunque, non è solo una disciplina accademica, ma un modo per coltivare il dialogo, la riflessione personale e la capacità di lavorare insieme per risolvere problemi complessi.

La presenza della Dirigente Scolastica, prof.ssa Marianna Galli, ha sottolineato l’importanza strategica di iniziative come il Peripatos per la formazione integrale degli studenti. Nel suo intervento, la Dirigente ha ribadito che l’insegnamento della filosofia, introdotto già dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado, rappresenta un elemento fondamentale per la crescita personale e culturale degli alunni. “La filosofia insegna a pensare con la propria testa, a collaborare e a costruire relazioni significative, competenze essenziali nel mondo di oggi” ha dichiarato.

La partecipazione al Festival della Filosofia è stata un’occasione unica per gli studenti di mettere in pratica quanto appreso in aula, in un contesto stimolante e arricchente. Attraverso laboratori interattivi, dialoghi e confronti con altre realtà scolastiche, i ragazzi hanno potuto scoprire nuovi orizzonti culturali e approfondire il valore della riflessione critica.

L’entusiasmo e la partecipazione degli alunni tutti, così come l’impegno dei docenti, della dirigente nonché il supporto delle Famiglie, dimostrano come la filosofia possa essere una straordinaria leva educativa per costruire una scuola aperta, inclusiva e capace di formare cittadini consapevoli e responsabili. Il Peripatos non è stato solo un festival, ma un vero e proprio momento di crescita e di incontro, che resterà impresso nella memoria di chi vi ha preso parte.

Un ringraziamento speciale al prof. Giuseppe Nobile, per la sua completa disponibilità a sostegno dell’evento, e alla Prof.ssa Stefania Catucci per il prezioso contributo fornito durante la preparazione dell’intervento, nonchè alla nostra Dirigente Scolastica Marianna Galli lungimirante sin da subito nel credere nel valore aggiunto dato dalla P4c in tutti gli ordini di scuola dell’I.C.

Un affettuoso riconoscimento va al prof. Fabio Mancini, che con il suo inesauribile entusiasmo e la sua capacità di ispirare ci ha spronato a partecipare a questa manifestazione così significativa, è grazie a lui, promotore della P4C nel nostro istituto nel 2017, che abbiamo intrapreso questo cammino fatto di riflessione, dialogo e crescita.

Infine, un ringraziamento sincero alle famiglie, che con la loro partecipazione costante e il loro sostegno attivo dimostrano ogni giorno quanto sia importante il legame tra scuola e comunità.

Prof.ssa Vernoia

Un viaggio nel tempo: studenti alla scoperta del passato tra le pagine della Community Library

Primi passi nel nostro “Rinascimento”

Un’aria di scoperta aleggiava nel pomeriggio di martedì 12 novembre presso la Community Library. Tra le pagine ingiallite di antichi volumi, gli alunni di 1A e 2A della Sc. Secondaria I gr a Tempo Prolungato del Plesso Calò hanno dato vita a un dialogo con il passato, scoprendo i segreti e le meraviglie del Rinascimento. Sfogliando pagine ingiallite, fotografandole, sottolineando passi chiave, organizzando una prima bibliografia, i ragazzi hanno sentito il cuore battere all’unisono con quello della Storia, lei luoghi e degli uomini e delle donne della nostra Terra. Non solo una semplice ricerca, ma un’avventura intellettuale: i ragazzi si sono cimentati a “navigare” tra le informazioni di libri più antichi, a selezionare quelle  più rilevanti e a costruire un proprio percorso di conoscenza tra testi autorevoli e manuali di spessore. La Community Library si è rivelata un vero e proprio scrigno, custode di un patrimonio inestimabile,  dove la storia prende forma e il sapere si tramanda. Questo è solo l’inizio. Il viaggio nel Rinascimento proseguirà in classe, dove gli studenti daranno vita a un progetto che li porterà a esplorare le opere d’arte, le scoperte scientifiche e i cambiamenti sociali di un’epoca che ha segnato profondamente la storia dell’umanità e a dare una loro versione di Rinascita personale, umana e sociale, di se stessi e della propria città.

Un grazie di cuore a tutte le collaboratrici della Community Library di Ginosa, in particolare Isabella Bello e le sue preziose collaboratrici, per l’accoglienza calorosa e la disponibilità dimostrata durante la vivace visita, ed un grazie speciale all’insostituibile Rosa Melluso, la cui dedizione alla diffusione della cultura libraria è un esempio per tutti.

Prof.ssa Gemma Vernoia

III Festival “Leggo, ergo sum” per #ioleggoperché: Giovanni Lamanuzzi

Il aecondo appuntamento del Festival “Leggo, ergo sum”, III Edizione, organizzato dall’I.I.S. Adriano Olivetti, MAO FM 19.77 di Orta Nova e il Gruppo di Lettura “Gli Spaginati” di Stornarella, sotto gli auspici del CEPELL, in collaborazione con la Biblioteca “La Magna Capitana”, Rotary Club di Cerignola e Federico II Eventi, è stato anche, il 13 novembre, l’evento per il #contestioleggoperché2024, iniziativa nazionale di @ioleggoperché di donazione libri alle biblioteche scolastiche.
Un invito ad andare nelle librerie gemellate (Ubik di Foggia, Fantasie di Stornarella, Giunti al Punto presso il Grandapulia, Cartolandia di Orta Nova), e donare tanti libri alla Biblioteca Scolastica dell’I.I.S. Adriano Olivetti.
Un viaggio tra lettura, famiglia e vita con l’autore Giovanni Lamanuzzi, fisiatra e dirigente medico dell’ASL di Cerignola e Canosa di Puglia, ed il suo libro autobiografico “Sotto il cielo” che ha esplorato temi cruciali come il ruolo della famiglia, tra legami di sangue e legami d’amore, le sfide quotidiane e il potere della voce interiore. Un percorso di riflessione tra fede, scelte di vita e l’importanza dell’attesa, arricchito da interventi sull’adozione e sull’amore per la diversità.
.

https://www.instagram.com/p/DCWzd_qtJWa/?igsh=MW9laW84bmFtaXJwYg==: III Festival “Leggo, ergo sum” per #ioleggoperché: Giovanni Lamanuzzi

VISIONI – Progetto di educazione alla lettura Del Leggere 24/25

Siamo felici di invitarvi domenica 10 novembre alle ore 11,30 presso la libreria Feltrinelli di Bari dove la Biblioteca Scolastica Marco Polo presenterà il progetto di educazione alla lettura Del Leggere 24/25 , dal titolo VISIONI , all’interno del Contest #ioleggoperché24.
Grazie al Bando del Comune di Bari e alla collaborazione con i librai , ogni anno centinaia di libri arrivano al cuore e alla testa dei nostri studenti e circolano nelle loro famiglie.
Per questo sarebbe bello incontrarci tutti insieme, in un clima rilassato e gioioso, per lanciare il progetto Del Leggere di quest’anno con letture a cura dei nostri studenti dagli otto libri in programma. *Vi aspettiamo!

La paura nutre la mafia

Lettura del libro “Il giudice e il bambino” di Dario Levantino

Sconfiggere la mafia non è proprio come combattere i mostri nei videogiochi, dove assumi la pozione magica e tutto torna a posto.
La mafia è una specie di mentalità tossica che si insinua dappertutto, come un’infiltrazione d’acqua: non la vedi, non la senti, ma intanto ti rovina i muri e ti fa marcire tutto.
E sai quando la noti? Quando ormai è troppo tardi.
Poi c’è il timore che è proprio il carburante della mafia, perché finché la gente non denuncia, la mafia se la ride sotto i baffi (che magari non ha, come succede nei film dove tutti girano con il baffo nero e la coppola). Anzi, loro contano proprio sul fatto che nessuno parli. Ad esempio, il negoziante che si sente dire: ”Se non paghi il pizzo ti facciamo chiudere bottega”. E lui cosa fa? Si spaventa, paga e tace, perché pensa che è meglio non fare troppo rumore. Ecco, questo è il problema: tacere.
La mafia si nutre della paura, della gente che pensa: “Tanto non cambierà mai nulla” e così zitta zitta fa quello che vuole.
Inoltre, c’è un’altra convinzione, quella che la lotta alla mafia sia solo compito dello Stato. Come se fosse una roba che riguarda i “grandi” e noi possiamo starcene seduti a guardare. Ma sì, come no! Sai com’è? Lo Stato può fare tanto; ma da solo non basta. Se non cambiamo noi, la mafia non si schioda.
È come dire:” Tanto ci pensa la mamma a pulire” mentre tu lasci tutto in giro: le scarpe, i calzini, il piatto con le briciole sul tavolo.
Ecco la mafia non sparisce da sola, e di certo non sparisce se ci limitiamo a sbuffare e dire che dovrebbero fare qualcosa.
Ma fare la nostra parte cosa vuol dire? Vuol dire non restare zitti. Magari non siamo investigatori o poliziotti, ma possiamo imparare a riconoscere le piccole ingiustizie, i soprusi, i ricatti anche piccoli, e dire “No, questa cosa non va bene”. E non è un comportamento da eroi, eh! Non per forza dobbiamo metterci un mantello e diventare Batman. Si tratta solo di non accettare il sopruso, di non fare finta di niente. Come quando vedi qualcuno che tratta male un amico e non lasci correre.
Quindi, il primo passo è davvero tutto lì: avere il coraggio di dire basta alle ingiustizie anche a quelle che sembrano piccole. Perché combattere la mafia non è un lavoro solo per
lo Stato o per la polizia: riguarda tutti noi. Basta abbassare la testa, fare finta di niente o aspettare che qualcun altro ci pensi per noi.
Eh no, non diventeremo santi o eroi. Ma almeno possiamo dire di non essere complici, di non aver lasciato che fosse sempre qualcun altro a occuparsene.


Giulia Di Tinco 3^C

Tra Memoria e Impegno

La Dottoressa Fiammetta Borsellino incontra gli alunni dell’I.C. “Calò-Deledda-S.Giovanni Bosco” di Ginosa

Palestra scuola Calò – 5 Novembre ore 10.30 incontro con gli studenti – ore 18.30 incontro con la cittadinanza

Giornata della biblioteca scolastica

Cosa c’è di meglio di una tazza di thè e di un buon libro per passare un piacevole pomeriggio di lettura? Semplice: una tazza di thè e un buon libro all’Atelier cre@ttivo della “Paolillo”. Lo hanno scoperto gli alunni dei due plessi della secondaria, gli ex alunni e i genitori presenti oggi alle attività di promozione della lettura e di prestito bibliotecario organizzate dai docenti per un’apertura straordinaria al pomeriggio, in occasione della giornata internazionale della biblioteca scolastica.

Book-nic nei giardini letterari

Come sarebbe la nostra vita senza social???🤔🤔🤔 Se lo sono chiesti in questa settimana gli alunni delle classi terze della nostra Secondaria di I grado che hanno inaugurato le attività del curricolo dell’Identità locale e di Ed. civica con la lettura del libro di Roberto Bratti, “La mia vita senza social” nei due giardini letterari di plesso, “Il barone rampante” e “Marcovaldo”. Pagina dopo pagina per arrivare, tra domande, curiosità e attività laboratoriali trasversali a tutte (ma proprio tutte!!!) le materie, a conoscere l’autore a maggio, nell’incontro a lui riservato.

Anche i “novellini” delle prime della secondaria dei due plessi hanno consumato il loro book-nic nei giardini di plesso tra silent reading e introduzione al libro di Daniela Cologgi, “Uno contro tutti” per parlare di emozioni ed amicizia.

Le classi seconde della secondaria dei due plessi hanno chiuso oggi il cerchio dell’avvio delle attività del curricolo dell’identità locale: negli spazi outdoor di entrambi i plessi si è introdotto l’approfondimento tematico sulla gestione e trasformazione delle emozioni negative con la lettura del libro di Daniele Nicastro, “Stalker”.